Il Punto sulla “B”- 2° puntata

 

“CERTEZZE ED INCERTEZZE”

 

Fino a metà di questa settimana tra le poche certezze che questo campionato cadetto pareva garantirci sembrava almeno esserci la formula a 19 squadre. Contestatissimo, più che discutibile, se non altro per i modi e per le forme attraverso le quali si é raggiunto, questo nuovo formato su cui il CONI si era auto definito “incompetente”, è tornato nuovamente in discussione e nel momento in cui scriviamo le nostre riflessioni è ancora un rebus molto difficile da risolvere.

 

Altra certezza sempre meno opinabile è l’avvio strepitoso del Cittadella. Gli amaranto, sono una equilibrata commistione di esperienza e voglia di emergere e continuano a dimostrarsi compagine quadrata e ben disposta in campo. Fino ad oggi il loro percorso è stato netto, questa settimana sono attesi alla delicata trasferta all’Alberto Picco di La Spezia dove ribolle il desiderio di rivalsa dopo le recenti prestazioni altalenanti.

 

Chi probabilmente non aveva bisogno di rassicurazioni in merito alle proprie certezze sono le corazzate Verona e Palermo. Le favorite per eccellenza del torneo sono tornate a macinare gioco e risultati e la loro candidatura alle posizioni di vertice si è fatta sempre più credibile. Chi vorrà nutrire ambizioni di promozione dovrà inevitabilmente fare i conti con quei colori.

 

Passando alle note meno liete definirei qualcosa in più di una falsa partenza l’avvio di campionato per Cosenza, Livorno e Carpi. I margini di recupero ci sono e sono ancora ampi ma queste compagini hanno palesato insicurezze tattiche che suonano come un campanello di allarme. Se poi, come abbiamo indicato in apertura, la stagione prevederà “solo” diciotto incontri per girone, le possibilità di correggere in corsa trend negativi si riducono rispetto a come eravamo abituati nelle passate stagioni.

 

Senza possibilità di appello il tonfo dell’Arechi per i biancoscudati. Forse inebriati dai tanti complimenti raccolti o distratti dal palcoscenico di prestigio, i nostri ragazzi sono rovinosamente schiantati sotto i colpi dell’undici di Colantuono. La giornata storta ci può stare ma urge riprendere in fretta la retta via.

 

La scommessa Suazo in quel di Brescia ha stentato a decollare ed ora è definitivamente ko. Il tifo ha manifestato disappunto per l’ennesima prova incolore della squadra incapace di strappare più di un pari ad un coriaceo Pescara ed ora il presidente Cellino gli ha dato il benservito affidando il timone a Corini. Mandorlini forte di un Mastrolilli in gran spolvero regola la sua ex squadra con un perentorio due a zero e con due pareggi e una vittoria si porta già verso zone di classifica quantomeno interessanti.

Proprio i grigiorossi saranno il delicato banco di prova che attenderà il Padova al rientro all’Euganeo.

 

Un’ultima annotazione: i tempi sono cambiati d’accordo, il calcio è business va bene, le esigenze televisive, gli sponsor e tutto il resto, ma a voi piace questo esasperato “spezzatino” di campionato?

Si fatica a seguire la graduatoria, il pathos è inevitabilmente annacquato dal differimento dei vari incontri, forse entrerà qualche euro in più nelle casse delle società per carità, ma quanto era bello quel fremito che ci attraversava mentre, con gli occhi fissi sul rettangolo verde, sentivamo le radioline gracchianti che ci trasmettevano i gol in diretta delle altre partite? Ecco tra le certezze ora possiamo mettere anche che stiamo invecchiando…

Alberto Ambrosi