Con la Pro Vercelli tre punti da ricordare

di Giorgio Miola

Una partita d’altri tempi. Chi ha avuto la fortuna di vivere in diretta le emozioni del match odierno con la Pro Vercelli è uscito con la consapevolezza di aver visto in diretta una partita di quelle destinate a rimanere stabilmente nella memoria del tifoso e che ha rieccheggiato il ricordo di altre sfide appartenenti ad un passato ormai parecchio lontano. C’è chi l’ha accostata ad un Padova Livorno 3-2 del 21 maggio 2011 risolto al 93’ da un rigore trasformato da Vincenzo Italiano e chi invece è andato indietro con la memoria di oltre 30 anni ricordando quel Padova- Barletta del 9 giugno 91 disputata all’Appiani e finita 4-3 al 92’ grazie al definitivo sigillo di Damiano Longhi.

Padova Provercelli è finita invece al 95’ grazie ad una azione superlativa nata da De Marchi e poi continuata da un superlativo Varas che ha fornito a Palombi un pallone d’oro che il Simone biancoscudato ha scagliato in rete con l’abilità di un vero bomber di razza suggellando un successo meritato e il primato i graduatoria, un vero momento topico anche se siamo ancora nel girone di andata  che a nostro avviso rimarrà come un momento importante di questa annata.

In questi novanta minuti abbiamo vissuto stati d’animi molto diversi passando da un’iniziale esaltazione derivata da oltre mezz’ora del primo tempo in cui abbiamo ammirato la squadra dei nostri sogni, probabilmente il miglior Padova della stagione che ha saputo mettere ko l’avversario con due reti e tante occasioni prima di subire con un pasticcio difensivo la parziale rimonta avversaria. Nella ripresa abbiamo vissuto con preoccupazione i tentativi piemontesi di raggiungere il pareggio condividendo la sofferenza della squadra fino all’inopinato pareggio a soli due minuti dal novantesimo ma in una giornata in cui il pubblico è apparso oltre che numeroso, sempre partecipe e al fianco dei biancoscudati, abbiamo ardentemente sperato in ciò che si è trasformato in realtà ovvero il definitivo vantaggio maturato nell’ultimo assalto alla porta avversaria.

Una gioia indescrivibile, un momento di sana e meritata esaltazione nella giornata in cui la squadra riconquista anche la vetta della classifica grazie alla sconfitta casalinga del Mantova e porta anche a dieci i punti di vantaggio in classifica sul Vicenza ovvero quella che era indicata da tutti la vera corazzata del campionato e che è bene mantenere comunque a debita distanza.

E non dimentichiamoci anzi, teniamoci stretti con grande soddisfazione il titolo di unica squadra imbattuta di tutti i campionati professionistici dalla serie A ai tre gironi della C e scusate se è poco, nella speranza di poterlo prolungare il più a lungo possibile a cominciare dal prossimo turno in cui faremo visita alla Pergolettese che nella scorsa stagione ci ha dato parecchi dispiaceri e tra l’altro ha inflitto a Torrente una delle due uniche sconfitte subite in un anno nella sua avventura padovana.

Quest’anno la situazione è molto diversa e, pur con le massime attenzioni nemmeno questa trasferta nel posticipo di lunedì 27 ci mette timore, ma intanto godiamoci l’ebrezza del successo odierno nella speranza di vivere ancora giornate così esaltanti.