“Fuori” i secondi !… …Cominciamo dalla Samb!

Caro Mister, a Padova è un’altra storia…

Caro mister Bisoli,
alla vigilia di un altro match importantissimo come quello con la Sambenedettese, Le vogliamo ribadire tutta la stima e l’affetto che la tifoseria organizzata nutre nei suoi confronti. Sabato scorso, con la grinta e l’acume tattico che sempre la contraddistinguono, ha saputo da vero gladiatore guidare i nostri beniamini ad un successo che ci riempie di gioia e non solo per l‘importanza dei tre punti che ci permettono di continuare con il vento in poppa la lunga navigazione verso un sogno che via via prende in ogni turno di campionato un pizzico in più di concretezza. C’è infatti, oltre alla classifica, anche il piacere di un successo nel derby contro quei cugini biancorossi che, in nome di un passato calcistico sicuramente importante, ci hanno spesso snobbato e contemporaneamente hanno goduto dall’alto di qualche aiuto di troppo, culminato negli anni recenti con due generosi ripescaggi che non sono comunque serviti ad evitare il tracollo finanziario che ci racconta la cronaca di queste settimane. Questa volta l’undici biancorosso, dopo una prova generosa e di carattere, ha dovuto piegare la testa di fronte alla superiorità biancoscudata suggellata da un cambio di passo nella ripresa degna di una vera protagonista del torneo e alla fine non hanno potuto opporre nessuna recriminazione se non il fatto di provare a recuperare terreno in graduatoria fin dalla prossima partita.

E qui siamo al nocciolo della questione. Sabato alla fine della partita quando Lei è sceso in sala stampa per le dichiarazioni di rito, l’abbiamo vista affranto come non mai con un’evidente delusione per le contestazioni e gli insulti che il pubblico vicentino Le ha riservato ininterrottamente da quando è sceso in campo per il riscaldamento fino all’uscita dopo il triplice fischio finale solo in parte mitigati dai cori di risposta spesso arrivati dagli spalti che ospitavano la nostra tifoseria. Dalla tribuna abbiamo percepito il livore del pubblico locale quasi come fosse stato Lei l’artefice del loro fallimento e abbiamo meditato sull’assurdità di certi ragionamenti, ma tutti sappiamo che in un’arena calcistica tutto viene amplificato e, se si tratta di contestare, anche coloro che apparentemente sono più pacati possono momentaneamente scatenare i loro peggiori istinti.

Di fronte ad una simile atmosfera abbiamo ammirato il fatto che Lei è rimasto sempre impassibile, non ha mai nemmeno fatto trasparire un’umanissima voglia di reagire tenendosi tutto dentro per poi metabolizzare il tutto a fine partita. Noi tifosi padovani crediamo che la miglior risposta a questo clima così ostile, sia stata la prestazione della sua squadra, il modo con cui è maturata una vittoria così importante. Non è stata una casualità, è stato il frutto di una perfetta condotta tattica che prevedeva un tempo per lasciar sfogare senza correre rischi importanti il team biancorosso per poi surclassarlo nella ripresa con le migliori armi della nostra rosa. Un capolavoro tattico che ha disinnescato le velleità vicentine e che ha messo bene in chiaro la forza del Padova di oggi e del suo mister e le possibilità che l’attendono per l’immediato futuro.

Non avevamo bisogno del derby di Vicenza per sapere quanto sia fondamentale la sua impronta per il destino di questo Padova, abbiamo imparato a conoscere tutti i suoi pregi e le sue genuine incazzature strada facendo e ringraziamo sempre la società per aver avuto l’idea e la capacità di portarla in città.
Dimentichiamo quindi il brutto clima del Romeo Menti che in fondo è ormai il passato e andiamo avanti verso un futuro che può essere radioso. Lei continui semplicemente a essere quello che è stato fino ad oggi, un protagonista vincente, noi cercheremo in casa e in trasferta di dimostrarle sempre più numerosi che Padova è una piazza molto diversa.

Grazie Mister!!

Giorgio Miola