La trasferta di domenica scorsa nel capoluogo giuliano ha segnato un vero e proprio esodo di massa da parte di tutto il popolo bianco scudato. Nella apposita gradinata del Nereo Rocco, dedicata ai supporter padovani c’erano infatti 1100 spettatori giunti a Trieste con ogni mezzo e che si specchiava con quella rossoalabardata posta nel lato opposto e ugualmente gremita di supporter locali. Il colpo d’occhio nell’elegante stadio dedicato al “paron” costruito ai tempi dell’Euganeo ma progettato a misura di tifoso e che offre un’ottima visibilità da ogni settore, era molto stimolante e anche l’accesa rivalità da tra le due tifoserie ha colorato la giornata non senza qualche insulto di troppo ma senza particolari eccessi.
Anche l’Aicb si è mobilitato in occasione del derby triestino e ha riempito due pullman accompagnati da un carosello di auto che prima di giungere allo stadio si è concesso una sosta conviviale a Redipuglia al ristorante “Il Chiostro” affrontando poi a pancia piena la lunga serie di controlli organizzati dal servizio d’ordine per evitare pericolosi contatti tra le tifoserie.
La splendida giornata di sole e la bella cornice di tifo non sono bastati a trasformare la giornata nell’auspicato successo sportivo dell’undici di Bisoli uscito sconfitto dopo una prestazione un po’ sottotono rispetto alle precedenti occasioni.
Giuseppe della Fossa dei Leoni, uno dei numerosi club arrivati a Trieste, sintetizza così la prestazione della squadra: “Partita sottotono del Padova sempre in difficoltà sui raddoppi di marcatura dei triestini e mai pericoloso in avanti. Significativa l’assenza rispetto al solito di azioni da goal e tanta differenza di qualità rispetto alla magnifica prestazione di venerdì scorso. C’è un po’ di delusione di ritorno da Trieste ma c’è anche la piena consapevolezza che domenica prossima con l’Albinoleffe sarà tutta un’altra musica”.
g.m.